«I ricchi sono diversi» – La vera storia dietro il “celebre” scambio fra F. Scott Fitzgerald ed Ernest Hemingway

Hemingway nel 1939.

Hemingway nel 1939.

Scott Fitzgerald nel 1921

Scott Fitzgerald nel 1921

Se amate le citazioni, ricorderete forse un leggendario scambio riguardante «i ricchi», che si dice abbia avuto luogo fra i romanzieri americani F. Scott Fitzgerald (1896-1940) ed Ernest Hemingway (1899-1961).

Nella citazione, Fitzgerald dice:

«I ricchi sono diversi da noi», o «da te e me».

Hemingway risponde:

«Sì, hanno più soldi».

In realtà, questo botta e risposta, citazione e controcitazione, non è mai avvenuto. Ma questo non vuol dire che non sia basato su quanto scritto da Fitzgerald ed Hemingway.

Ecco come nacque la leggenda.

Nel 1924, mentre aspettava a Capri che Il grande Gatsby venisse pubblicato, Fitzgerald scrisse un racconto breve, intitolato The Rich Boy. Nel 1926, esso fu pubblicato nel magazine «Red Book», per poi venire incluso in quella che sarebbe divenuta una popolare collezione dei primi racconti brevi di Fitzgerald, All the Sad Young Men (Tutti i giovani tristi).

Ecco cosa dice il terzo paragrafo del racconto:

Let me tell you about the very rich. They are different from you and me. They possess and enjoy early, and it does something to them, makes them soft where we are hard, and cynical where we are trustful, in a way that, unless you were born rich, it is very difficult to understand. They think, deep in their hearts, that they are better than we are because we had to discover the compensations and refuges of life for ourselves. Even when they enter deep into our world or sink below us, they still think that they are better than we are. They are different. Lascia che ti parli di chi è molto ricco. Sono diversi da te e da me. Fin dalla giovinezza posseggono e godono, e questo fa loro qualcosa, li rende morbidi dove noi siamo duri, e cinici dove siamo fiduciosi, in un modo che, a meno di esser nati ricchi, è molto difficile da capire. Pensano, nel profondo del loro cuore, che sono migliori di quanto noi siamo, perché noi abbiamo dovuto scoprire per conto nostro le soddisfazioni e i conforti della vita. Anche quando entrano in profondità nel nostro mondo o affondano al di sotto di noi, pensano ancora di essere migliori di quel che siamo. Sono diversi.

Chiaramente, non è una visione dei ricchi univocamente favorevole.

Hemingway e Janet Flanner, corrispondenti di guerra durante la liberazione di Parigi.

Hemingway e Janet Flanner, corrispondenti di guerra durante la liberazione di Parigi.

Ernest Hemingway, nelle sue relazioni con Fitzgerald, era a volte cordiale, a volte aspro e malevolo.

Anni dopo, decise di beffarsi di queste righe da The Rich Boy nel suo racconto breve Le nevi del Kilimangiaro. La versione originale uscì l'agosto 1936 sul magazine «Esquire». In un passo, Hemingway scrisse:

The rich were dull and they drank too much, or they played too much backgammon. They were dull and they were repetitious. He remembered poor Scott Fitzgerald and his romantic awe of them and how he had started a story once that began, ‘The very rich are different from you and me.’ And how some one had said to Scott, Yes, they have more money. But that was not humorous to Scott. He thought they were a special glamorous race and when he found they weren't it wrecked him as much as any other thing that wrecked him. I ricchi erano ottusi e bevevano troppo, o giocavano troppo a Backgammon. Erano ottusi e ripetitivi. Ripensò al povero Scott Fitzgerald e alla sua romantica soggezione a loro e a come aveva una volta iniziato una storia che cominciava «Chi è molto ricco è diverso da te e me». E come qualcuno avesse detto a Scott, «Sì, hanno più soldi». Ma non era divertente per Scott. Pensava che fossero una razza speciale, seducente, e quando scoprì che non lo erano, fu, fra gli avvenimenti che lo frantumarono, in nulla inferiore agli altri.

Scott ne fu offeso e scioccato. Espresse la sua costernazione in una lettera a Hemingway:

Caro Ernest,
[...] Se a volte decido di scrivere de profundis, non vuol dire che voglia che i miei amici preghino ad alta voce sul mio cadavere [...] È una bella storia comunque - una delle migliori delle tue - anche se il “il povero Scott Fitzgerald, etc.” me l’ha piuttosto rovinata.
Agosto 1936

Si lamentò anche presso Maxwell Perkins, l’editore e supervisore della pubblicazione di entrambi gli autori alla casa editrice Charles Scribner’s Sons.

Perkins cercò di placare lo scontro.

Usò il suo potere editoriale per eliminare la fonte del problema. Quando Scribner ripubblicò nel 1938 Le nevi del Kilimangiaro nell’antologia di Hemingway La quinta colonna e i quarantanove racconti, il nome «Scott Fitzgerald» venne cambiato in «Julian». Nella gran parte delle ristampe, appare oggi questa versione. La risposta di Hemingway fu quella che Fitzgerald descrisse come “una lettera folle”, una diatriba delirante, che non offriva né spiegazioni, né tantomeno scuse.

Sfortunatamente per lui, Fitzgerald fece l’errore di scrivere un’enigmatica annotazione in un libro di appunti personali, che cementò la versione leggendaria del suo scambio con Hemingway nella storia letteraria.

L’annotazione diceva semplicemente:

«Hanno più soldi. (La battuta di Ernest.)»

(They have more money. (Ernest’s wisecrack.))

Sheilah Graham

Sheilah Graham

Zelda Fitzgerald

Zelda Fitzgerald

Fitzgerald, dal canto suo, aveva già avuto due attacchi di cuore. Il suo corpo era indebolito dall'alcolismo e, forse, dalla tubercolosi. Il 21 dicembre 1940, la sua convivente Sheilah Graham (la moglie Zelda era ricoverata da anni in un ospedale psichiatrico) lo vide saltare in piedi dalla poltrona su cui era seduto, afferrare il caminetto, boccheggiare e cadere a terra, stroncato da un terzo infarto, che lo uccise.

Edmund Wilson, amico, critico e recensore di Fitzgerald, dopo la sua morte compilò una raccolta dei suoi saggi e scritti non ancora pubblicati sotto il titolo The Crack-Up (Lo scontro o L’esaurimento nervoso; il titolo era tratto da tre saggi scritti da Fitzgerald e inclusi nella collezione). Venne pubblicata nel 1945. Wilson incluse varie annotazioni dagli appunti di Fitzgerald.

E una di esse era un breve appunto circa «la battuta di Ernest».

Wilson decise di aggiungere una nota esplicativa per quell’annotazione. Scrisse:

Fitzgerald had said, ‘The rich are different from us.’ Hemingway had replied, ‘Yes, they have more money.’ Fitzgerald aveva detto: «I ricchi sono diversi da noi». Hemingway aveva risposto, «Sì, hanno più soldi.»

Già nel 1945, il famoso critico letterario Lionel Trilling ripeté quanto chiamava «questo celebre scambio» che «ognuno conosce» in un saggio-recensione riguardo The Crack-Up, pubblicato in «The Nation».

Dopodiché molti altri articoli e libri citarono questo scambio, come se fosse stata una vera conversazione fra Fitzgerald e Hemingway. E così ebbe vita il famoso mito di un botta e risposta fra scrittori.

Scott Fitzgerald fotografato nel 1937 da Carl Van Vechten.

Scott Fitzgerald fotografato nel 1937 da Carl Van Vechten.

 

 

Questo post è la traduzione italiana di contenuto pubblicato originariamente sul sito QuoteCounterquote.com (indirizzo: http://www.quotecounterquote.com/ ), che era stato distribuito sotto licenza Creative Commons Attribution 3.0 United States License. Sono state apportate alcune modifiche, che non cambiano il senso generale del pezzo, aggiungendo alcuni dettagli riguardo alla pubblicazione delle opere e la morte di Scott Fitzgerald, così come la traduzione italiana della sua lettera.